Metamorfosi famigliari

Tutte le storie sono fatte di capitoli. Oggi se ne chiude uno per dare spazio al successivo. Peter ha iniziato l’asilo da alcuni mesi, presto vi racconterò del suo inserimento. Papà e mamma, dopo un periodo dedicato a riequilibrare il rapporto di coppia, iniziano una nuova avventura professionale. I tempi delle amache e dei ciliegi sono lontani, ma Peter non sembra meno felice del solito.

Riassunto dei capitoli precedenti

Da quando Peter esiste, dentro e fuori di noi, ne abbiamo viste di tutti i colori: pannolini gialli, dentini bianchi, pomeriggi neri. Un arcobaleno di emozioni che ci hanno accompagnato in questi mesi così diversi tra loro. Abbiamo sempre cercato di adattarci alla situazione, fidandoci di Peter e dei suoi segnali di fumo. Per questo motivo il nostro assetto famigliare è mutato con il passare delle stagioni.

Ecco come:

Mamma al lavoro, papà al lavoro, Peter in pancia
Un momento di cambiamenti interiori, il sogno matura in silenzio, fuori si corre ancora come se nulla fosse. L’inverno è alle porte.

Mamma a casa, papà al lavoro, Peter ancora in pancia
La stanchezza ha preso il sopravvento, il sogno inizia ad avere un peso specifico rilevante. Intorno le cose cambiano: le stanze si colorano, i letti si smontano e iniziano ad arrivare scatoloni di vestiti dai parenti; sono quasi tutti maglioni e siamo in primavera.

Mamma all’ospedale, papà al suo fianco, Peter in uscita
il momento magico è arrivato, l’attesa è finita. I minuti sono lunghi e scavano la memoria diventando eterni. Chi se li dimentica più? Una piacevole spossatezza ci trascina dall’ospedale alla macchina, fino a casa. Nasce il nostre fiore di maggio.

Mamma, papà e Peter a casa insieme
La tensione cala, tutto sembra perfetto, anche quando ti chiedono 30 Euro per una crema bebè allo zinco. Poi emergono i primi dubbi: “E ora cosa faccio?”. Dopo soli due giorni di permesso e un altro di ferie, si torna a lavoro. Ma come è possibile pensare ad altro? Qualcosa va studiato.

Mamma in maternità con Peter, papà in part-time
Qualcosa si può fare, non dico licenziarsi, né scappare dal proprio dovere; bilanciare però tempo-famiglia e tempo-lavoro in un momento così importante mi sembra una scelta giusta. Non tutti lo possono fare, vero. Io ho chiesto e mi è stato concesso. Grazie, nove mesi importanti.

Mamma torna al lavoro, papà a casa con Peter
Iniziano i cambiamenti radicali. La mamma ha il desiderio di continuare il suo percorso in azienda; nessuna carriera, solo passione per il proprio lavoro. La baby-sitter costa, l’asilo pure. Entrambi ci sembrano un distacco molto forte dal nostro bimbo. Possibile che appena fatto un figlio vada subito abbandonato? Grazie a qualche libro, consiglio e pensiero, nasce l’idea: “E se lasciassi il lavoro per stare con Peter? Non dico per sempre, solo fino a quando ce n’è bisogno”. Da un’idea bizzarra alle dimissioni il passo è una breve email. Marzo pazzerello a spasso con Ciccio, visitando un parco al giorno.

Mamma lascia il lavoro e tutti e tre in campagna
Deve essere un vizio di famiglia oppure stare bene è contagioso. La mamma sceglie di passare da dipendente a libero professionista, per avere più autonomia nel gestirsi il tempo tra casa e lavoro. Il meteo prevede l’estate più calda di sempre, che si fa? Si emigra tutti in campagna, tra tuffi e abbracci, amache e ciliegi.

Peter inizia l’asilo, mamma si prepara, papà cerca lavoro
Più che un capitolo, un nuovo libro “Peter va a scuola”. Prima qualche ora poi dopo l’inserimento tutto il giorno e con grande gioia, per fortuna. Papà e mamma si preparano per il rientro professionale. Che la ricerca abbia inizio. Cadono le foglie e qualche fiocco di neve e come gli orsi andiamo in letargo.

Papà inizia il lavoro, mamma apre partita iva, Peter parla russoliano
Sembra un ritorno alla normalità ma per noi anche la routine a tre è una nuova avventura. Ognuno ha preso la sua strada, ciò nonostante ci sentiamo uniti. Le parole escono a raffica dalla bocca di Peter anche se non ancora chiarissime; una in russo, una in italiano, comunque ci si intende. La primavera ci ha fatto una sorpresa e siamo già al secondo pic-nic in collina.

Cosa ci aspetta

Ora che abbiamo “capitolato” il passato, possiamo sognare un po’ di futuro: vacanze estive? Concerti Peter e Dandy Daddy? Fratellini o sorelline? La cosa che ci riesce meglio però è goderci il presente e aspettare domani e poi domani e poi domani.

Una risposta a “Metamorfosi famigliari”

  1. E niente, guarda un po’ quel cosino lì, quel bellissimo ometto che cosa vi ha regalato: la libertà di scegliere, il coraggio di cambiare strada, di andare oltre le convenzioni. E dite niente???
    Ora siete proprio una Superfamiglia, con tanto di poteri magici!!!

    (Oh, non esagerate però😘)

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