La domenica, la domenica
non è un giorno è uno stato dell’anima,
la domenica quando termina
ultimo soffio, ultimo bacio, ultima lacrima.
La nascita di un figlio è sicuramente la rivoluzione industriale, copernicana e russa messe insieme. Non posso negarlo. Tutto cambia dai ritmi ai rapporti per un motivo unico e magico.
Certi piccoli dettagli, però, rimangono invariati anche dopo il big bang.
La domenica, per esempio, è un isolotto sicuro in mezzo all’oceano, dove approdare quando si è stremati dalla routine e dal quale rituffarsi nel quotidiano della settimana successiva. Siamo abituati a gitarelle e grigliate in primavera ed estate, ma adesso che i venti artici ci attanagliano bisogna fare poche cose, stare in casa, avere calma, riprendere le energie, ricaricare le pile.
La nostra domenica fatta di piccoli dolci rituali:
- La sveglia eliminata da qualsiasi forma di allarme analogico o digitale
- La colazione tarda e abbondante, magari al bar con i regaz
- La passeggiata catatonica, anche solo casa–bar, l’importante è il vuoto cosmico dentro
- Il pranzo sovrappopolato di avanzi
- La pennichella pomeridiana accompagnata da sport televisivo
- Il take away serale, non si cucina, subito pronti per…
- Il filmone soporifero, solitamente Orso d’Oro a Berlino
Su questi punti cardinali ci siamo allineati tutti e tre senza nessuno sforzo. Sembra proprio che come trascorrere la domenica sia un’informazione genetica trasmessa via DNA. Tutto da dimostrare, ma a me pare così.
Probabilmente per Peter è domenica tutti i giorni, tra un po’ forse lo sarà anche per me (e qui vi spiego il perché). Più avanti le domeniche diventeranno dei giganteschi lunedì, stracolme di attività a presenza obbligatoria. Per poi tornare vuote e piene, gonfie e vuote, a seconda dell’evoluzione del bambino e delle sue necessità.
Per ora, spapparanzato sul divano, pupo addosso, partita a volume basso, mi godo i minuti che scorrono lenti ma piacevoli, sperando vadano in loop per un po’ dimenticandosi di noi.
Mi piace prendere questa giornata come un regalo del tempo, un’offerta 3×2 dove ogni sei giorni intensi il settimo è in omaggio.